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Eventi, Cultura, Halloween, Hidden Heartland, Ireland's Ancient East, Irlanda del Nord, Wild Atlantic Way, Patrimonio culturale21 ottobre, 2025

Halloween nasce in Irlanda: viaggio tra miti, fuochi, tradizioni e spiriti

Quando si pensa ad Halloween, probabilmente vengono in mente zucche intagliate, costumi macabri, falò ardenti e strane presenze che vagano al calar della sera. Non è forse così noto, però, che molte di queste tradizioni risalgano all'antica Irlanda: a una festa pagana chiamata Samhain (pronunciata "sauin") che si è trasformata in quella che oggi conosciamo come Halloween. Nata più di duemila anni fa, celebrava la fine della stagione del raccolto e segnava il passaggio verso quella dell’inverno.

"Samhain è davvero il segno della fine di una stagione", afferma Kelly Fitzgerald, direttrice della Scuola di Studi irlandesi, celtici e folcloristici dell'University College di Dublino. "È strettamente legato alla natura e segna la fine del raccolto, indicando che stiamo entrando nella parte buia dell'anno".

Non si tratta, però, solo di oscurità fisica: molti credevano che a Samhain il confine tra i vivi e i morti diventasse più labile, consentendo agli spiriti dell'Aldilà di tornare nel mondo degli umani.

"A Samhain, e anche a Bealtaine, il primo maggio, si ha la sensazione che l'Altro Mondo e questo mondo siano più vicini che mai", afferma Fitzgerald. E come sottolinea la studiosa sono periodi in cui tutto sembra cambiare: la luce, l’aria, i ritmi della natura. Chi è sensibile lo percepisce: piccoli segnali, intuizioni, strane coincidenze. È come se l’energia del paesaggio, inteso non solo come luogo fisico ma come spazio vissuto, si caricasse di qualcosa di diverso. In quei momenti, ciò che è straordinario può mescolarsi con l’ordinario, diventandone parte per un istante fugace ma reale.

Spiriti in movimento, doni per i morti e rape intagliate

"A Samhain c'era anche la credenza che gli spiriti si aggirassero tra gli umani e che i morti potessero tornare ", afferma Clodagh Doyle, custode della Irish Folklife Collection del National Museum of Ireland. "La gente preparava delle cose per loro, per dar loro il benvenuto. Credevano anche che le fate si spostassero dalle loro dimore estive a quelle invernali. E quando gli spiriti si spostano e c'è la sensazione che i morti siano in movimento, ci sono molte cose di cui aver paura. Di conseguenza, la gente metteva lanterne spaventose alle finestre per proteggere la casa".

È interessante sapere che anticamente le lanterne per proteggere la casa venivano intagliate nelle rape, piuttosto che nelle zucche come si usa fare oggi: la riproduzione di un'antica (e inquietante) rapa intagliata di Samhain è in mostra al Museo Nazionale d'Irlanda, a Turlough Park e vedendola si capisce molto bene perché potesse far paura. "Nei riti tradizionali, proteggersi significava soprattutto spaventare le forze maligne o confonderle, così da tenerle lontane dalla casa", continua Doyle. "Quindi quelle lanterne di zucca hanno un aspetto malvagio, ma sono anche un modo per usare la luce contro l'oscurità". Con il tempo, la zucca ha sostituito la rapa: furono i numerosi emigrati irlandesi negli Stati Uniti a iniziare a usarla, perché era più facile da trovare e da intagliare.

Il fatto che questa festa fosse anche una celebrazione del raccolto spiega perché i frutti e le bacche di stagione facessero parte delle tradizioni: perché erano abbondanti, si giocava, per esempio, a prendere con la bocca mele fatte galleggiare in un secchio e, un po’ più avanti nei secoli, per fare dispetti si tiravano cavoli contro le porte. Anche i falò sono un elemento centrale delle celebrazioni e la loro origine risale ai primissimi Samhain.

"I falò sono tradizionalmente associati al Samhain e rappresentano il fuoco contro l'oscurità, l'idea che si può combattere l'oscurità con un fuoco luminoso", dice Doyle. "Perché nell'oscurità si annidano sia le cattive azioni sia il soprannaturale".

 
Tradizioni celtiche che continuano ancora oggi

Molte delle usanze che sono popolari oggi in Irlanda nel periodo di Halloween affondano le loro radici nelle antiche tradizioni celtiche. L’usanza di lasciare offerte fuori dalle porte risale all’epoca celtica, quando durante Samhain si credeva che gli spiriti dei morti tornassero tra i vivi e andassero onorati o placati. Anche travestirsi aveva un ruolo: serviva a confondere le presenze soprannaturali o a mimetizzarsi tra loro. Nei secoli successivi, queste credenze si intrecciarono originando, per esempio, pratiche cristiane come il souling, in cui si andava di casa in casa a chiedere cibo o dolci in cambio di preghiere per i defunti, dando origine all’attuale “dolcetto o scherzetto”. Anche il popolare barmbrack — un pane dolce alla frutta secca in cui vengono inseriti oggetti simbolici per predire il futuro — ha un legame con Samhain, la festa che segnava la fine del raccolto. In quel periodo, la frutta era abbondante e, dato il confine sottile tra il mondo dei vivi e quello del soprannaturale era sottile, si praticavano rituali di divinazione, spesso accompagnati da offerte propiziatorie di cibo.

I luoghi chiave di Samhain

Oltre alle tradizioni, in tutta l'Irlanda sono presenti numerosi luoghi che sono intrinsecamente legati all'antica celebrazione di Samhain. A Meath, il sito preistorico di Tlachtga (Hill of Ward) era il luogo in cui si svolgeva la Festa del Grande Fuoco che iniziava alla vigilia di Samhain e durava molti giorni. Enormi fuochi venivano accesi per segnare il passaggio tra le stagioni e guidare gli spiriti, e i fuochi in diversi punti dell’isola, come per esempio quelli della Collina di Tara, visibili da Tlachtga, venivano accesi attingendo proprio a quelle fiamme.

 Parlando di passaggi è molto noto l’evento del solstizio d’inverno a Newgrange, quando il sole nascente si allinea perfettamente con la camera del tumulo a corridoio. Un fenomeno simile si verifica però anche a Loughcrew in occasione di Samhain: al sorgere del sole, la luce penetra all’interno del Cairn L, situato su Carnbane West, illuminando una pietra calcarea incisa collocata nella camera funeraria. Sebbene questo specifico tumulo non sia aperto al pubblico, è possibile fare un tour degli altri in zona per ammirare l'arte megalitica e la mitica Hag's Chair (Sedia della Strega).

A Roscommon si trova invece quello che molti consideravano il portale dell’inferno, che secondo la tradizione si apriva durante Samhain: Oweynagat è una grotta naturale situata in un’area ricca di tesori archeologici e, secondo le antiche credenze, era proprio da questo luogo che il 31 ottobre si credeva emergessero le creature dell’Altro Mondo.

Sebbene non abbia legami geografici con la festa di Samhain, Derry~Londonderry, in Irlanda del Nord, celebra Halloween con entusiasmo, rendendo omaggio alle sue radici celtiche durante i giorni del festival Derry Halloween (l’evento più grande d’Europa dedicato a questa ricorrenza), che invade le mura e le strade della città con spettacoli infuocati e antiche tradizioni popolari.

Le stesse tradizioni e gli stessi temi sono onorati al Púca Festival di Meath, la patria spirituale di Samhain, nell’Ireland’s Ancient East. Alla Púca Procession di Trim, giganteschi pupazzi di figure mitologiche e ultraterrene sfilano per la città al calar della notte, guidati dallo spirito mutaforma Púca, che vaga per le strade portando sia cose buone che scherzi. Al tramonto della notte di Halloween, la città di Athboy fa rivivere la fiamma ancestrale di Samhain con un'enorme processione illuminata dal fuoco e con una cerimonia di accensione di falò, omaggio agli antichi fuochi che ardevano in zona oltre 2000 anni fa.

Questi festival durano diversi giorni, perché in Irlanda Halloween non è solo una notte, ma una vera e propria stagione. I cieli si tingono di sfumature malinconiche, l’aria profuma di fumo di falò, e le nebbie del mattino avvolgono i paesaggi in un’atmosfera misteriosa. È il momento perfetto per godersi spettacoli illuminati dal fuoco, gustare una fetta di barmbrack imburrato sotto una coperta, e lasciarsi incantare dalle storie e dalle leggende che rendono quest’isola così speciale.

 

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